"Non so se il mondo abbia un senso che lo trascenda; ma
so che io non conosco questo senso e che, per il momento, mi è impossibile
conoscerlo.
Posso tutto
negare, all'infuori di questo desiderio di unità, di questa brama di risolvere,
di questa esigenza di chiarezza e di coesione.
Ciò che
tocco e che mi resiste, ecco quanto comprendo. E queste due certezze, la mia brama
di assoluto e di unità e l'irriducibilità del mondo a un principio
razionale e ragionevole, so anche che non posso conciliarle.
Se fossi
albero tra gli alberi o gatto tra gli animali, questa vita avrebbe un senso o
piuttosto questo problema non sussisterebbe, perché farei parte del mondo. Io
sarei quel mondo, al quale mi oppongo ora con tutta la mia coscienza e con
tutta la mia esigenza di familiarità".
(A.Camus, Il Mito di Sisifo)
"Il senso del mondo deve essere fuori di esso. Nel
mondo tutto è come è, e tutto avviene come avviene; non v'è in esso alcun
valore -né, se vi fosse, avrebbe un valore.
Se un valore che ha valore v'è, dev'esser fuori di
ogni avvenire ed essere-così. Infatti ogni avvenire ed essere-così è
accidentale.
Ciò che li rende non-accidentali non può essere nel
mondo, ché altrimenti sarebbe, a sua volta, accidentale. Dev'essere fuori del
mondo.
Non come
il mondo è, è il mistico, ma che esso è.
Intuire il
mondo sub specie aeterni è intuirlo quale tutto -limitato-.
Sentire il
mondo quale tutto limitato è il mistico".
(L. Wittgenstein, Tractatus Logicus-Philosophicus 6,41; 44;
45)
"L'uomo non ha l'essere, ha soltanto l'avere. L'essere
dell'uomo è situato dietro il velario, dalla parte del sovrannaturale. Ciò che
egli può conoscere di sé medesimo è soltanto quel che gli è offerto dalle
circostanze. L'Io è celato per me (e per gli altri); è dalla parte di Dio, è in
Dio, è Dio.
L'illusione delle cose di questo mondo non concerne la
loro esistenza bensì il loro valore. L'immagine della caverna si riferisce al
valore. Noi possediamo solo ombre di imitazioni del bene.
Accettiamo i falsi valori che ci appaiono e, quando crediamo
di agire, siamo in realtà immobili, perché rimaniamo entro il medesimo sistema
di valori.
Ci si dirige verso una cosa perché si crede che essa sia
buona; e vi si rimane incatenati perché è divenuta necessaria.
Ecco perché la mistica è la sola fonte della virtù
dell'umanità".
(Simone Weil, L'ombra e la grazia)
Credo siano sufficienti queste tre brevi -ma intense-
riflessioni per giustificare questo blog, nel quale ci si augura si svolgano
discorsi e si sviluppino temi che aiutino a rafforzare l'individuo,
contrastando i massicci bombardamenti cui siamo sottoposti dall'esterno,
finalizzati a massificarci e a trasformarci in consumatori senza più cervello e
gusto. Situazione pericolosissima, nella quale siamo immersi fino al collo. Insomma,
questo blog potrebbe essere una scialuppa pronta di fronte all'imminente
naufragio.
Marcello Tobia